venerdì 23 settembre 2011

Le nuvole


L'apertura di una libreria è sempre una buona notizia. Però se parliamo di una libreria italiana a Barcellona è una notizia eccezionale.

Questa sera ha aperto le sue porte la libreria Le nuvole. Una porta aperta alla lettura, alla letteratura e alla cultura italana in uno dei quartiere più carini di Barcellona. Un nome suggestivo per un'attività che, almeno a me, fa volare.

Gli auguro tantissima fortuna!

venerdì 16 settembre 2011

Ce l'ho fatta!

Ho già ricevuto il risultato dell'esame fatto il 20 giugno: 170/200. In generale buono e ottimo nell'orale. Sono molto contenta!!

Non riesco ad aggiornare il blog né a visitare i vostri perché da una settimana è cominciato il nuovo corso scolastico con una grande novità: il preside mi ha chiesto che io fossi la coordinatrice dei corsi superiori e adesso sono impegnatissima. Però volevo farvi sapere che sono stata promossa e ringraziarvi per il vostro sostegno.

Spero ritornare presto alla normalità. Un caro abbraccio a tutti.

lunedì 29 agosto 2011

Alla scoperta di... Dante Maffìa (2)


La donna che parlava ai libri è uno dei personaggi che si muovono fra le pagine del volume di Maffìa intitolato proprio così. Nei diversi racconti che formano il libro, Maffìa ci presenta una galleria di personaggi che di solito hanno a che vedere con la letteratura, con i libri, con gli autori universali, con il desiderio di fama o di immortalità, addirittura con la propria creazione letteraria.

Siccome assistissemo a un piccolo teatrino di burattini vediamo passare di fronte ai nostri occhi un enorme ventaglio di figure: la donna che ha la casa piena dei libri rubati al critico letterario Giacomo Debenedetti; un esercito di autori che si organizzano agli ordini del mitico eroe Ulisse per riscattare la Terra della brutta qualità delle opere letterarie; Rosanna, l’ardente giovane che fa l’amore con i romanzi di Camus spargiti sul letto; il libraio che regala libri ai bambini; il ragazzo che adora la parola Patagonia; il tipo che cerca un libro perduto; la ragazza che voleva essere scrittrice; e Poe, Borges, Vargas Llosa, Zlobec...

Tutti contribuiscono a creare un’atmosfera che attira il lettore. Infatti, il lettore non resta indifferente. Maffìa riesce a farci capire l’emozione dell’atto letterario tante volte legato all’affetto, alla passione, al sesso, insomma, alla vita. E lo fa con la padronanza assoluta di una lingua arricchita a volte dalla ironia, a volte dalla tenerezza, una lingua che combina il registro più culto con quelle espressioni popolari che l’avvicinano al lettore ancora di più.

giovedì 25 agosto 2011

Roma


Sono a Roma da dieci giorni. Pensavo di aver molto più tempo per aggiornare il blog, però Roma non mi lascia scrivere, soltanto vivere.

Lezioni mattina e pomeriggio, seminari, passeggiate guidate dagli insegnanti per la città, cinema, aperitivi, gelati, librerie, appuntamenti con i colleghi e con vecchi amici ritrovati…

Non me ne sono accorta e sabato sera sarò un’altra volta a casa. Oltre agli abiti da lavare, alla valiggia ci porterò dei libri, un sacco di esperienze, un mucchio di nuove parole e di modi di dire, i bei ricordi di una vacanza indimenticabile.

Roma sarà stata un vero e proprio distacco. Anche se lo sforzo famigliare è stato tutt’altro che facile da fare, penso che ne abbia valso la pena. Comunque ho momenti disperati perché vorrei avere la padronanza di un madrelingua e, ovviamente, non è né sarà mai così. Però mi conosco bene e so che non smetterò, che ce la metterò tutta. Come dice il grande poeta Kavafis è meglio che il percorso sia lungo.

“Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.”

Buona giornata a tutti. Un abbraccio da Roma.

mercoledì 10 agosto 2011

Imparo da voi

Io e il marito siamo partiti da soli durante tre giorni meravigliosi per festeggiare l’anniversario del nostro matrimonio: un antico monastero arredato come albergo, visite culturali, gite, piscina, cene romantiche, belle serate... E ore e ore per conversare, per progettare tante cose, per rilassarsi, per passeggiare...

È perciò che negli ultimi giorni sono stata assente. Si ammucchiano i post da leggere. Forse ci riuscirò, non lo so, però non voglio stressarmi. Mi piace tutto quello che scrivete, ciascuno con il suo stile personale. Mi sembra di conoscervi da tanto tempo! I vostri disagi e le vostre alegrie sono anche un po’ mie. E voglio ringraziarvi un’altra volta per tutto quello che inoltre imparo da voi. Tante parole, espressioni, usi preposizionali, proverbi, scrittori, forme di vita...

L’anno scorso ho comprato questo quaderno così carino a Roma.




Adesso riempo le sue pagine con le vostre parole.



Anche se non si vedono in queste pagine, prendo parole di tutti i blog che seguo. Scusatemi coloro che non apparono cui. Grazie a tutti di cuore.

Lunedì alle 6.00 decolerà l’aereo che mi porterà di nuovo a Roma. Debo sistemare tutto. Probabilmente il prossimo post sarà già scritto dall’Italia. Se qualcuno ci sarà in quei giorni, fatemi sapere, per favore!!

Sono nervosa.
Emozionata.
Impaziente.

Un caro abbraccio.



mercoledì 3 agosto 2011

La prima cosa bella


Bruno Michelucci è un professore di letteratura che prova di sopravvivere ai ricordi di un’infanzia romanzesca e alla personalità vitale ed estroversa di sua madre. Tutto comincia nell’estate di 1971, quando Anna, sua madre, è proclamata insperatamente la “mamma più bella dell’estate”. Poi la famiglia Michelucci comincia ad avere problemi e vivere diventa per Bruno un’avventura fino ad arrivare ai nostri giorni, quando Valeria,  sua sorella, decide riconciliare Bruno con il suo passato e con sua madre. 

Dopo un anno e mezzo dalla sua uscita nelle sale cinematografiche italiane arriva da noi il film di Paolo Dirzi “La cosa più bella”. A Barcellona c’è qualche cinema dove si possono vedere film in versione originale. Ogni tanto in italiano. E un’altra volta io e la mia amica abbiamo preso il treno e dopo 45 minuti siamo arrivate a una città stranamente vuota. Agosto, non c’è dubbio. E il cinema non si trova vicino a nessuno dei luoghi più visitati dai turisti. Una passeggiata gradevole e un film che ti lascia un retrogusto malinconico e dolce insieme.

mercoledì 27 luglio 2011

Le tende della cucina

Anche se in quest’estate mi sento presa dalla pigrizia, sono riuscita a finire le applicazioni di patchwork per le tende della cucina. È una cucina luminosa con due finestre e questi fiori le danno un’aria sempre primaverile che mi piace e mi fa più gradevoli le ore che ci passo a fare deliciose ricette.






Sono le stessi fiori che ho fatto mesi fa per coprire la cucina ad induzione. Fanno un bel insieme.



giovedì 21 luglio 2011

Haiku


L’haiku è un breve componimento di origine giapponese realizzato da tre versi caratterizzati da 5, 7 e di ancora 5 sillabe. Ha origini antichissime. Si crede che è nato per esprimere, in forma lirica e concisa, lo spirito Zen. Viene ritenuta una delle forme più nobili per esprimere stati d’animo, pensieri ed evocare immagini e visioni. Esiste una vera e propria letteratura degli haiku che è considerata universalmente una forma metrica raffinatissima.

Vi lascio un mio haiku in versione originale, dove viene rispettata la quantità sillabica, e anche la traduzione in italiano anche se così non è un vero haiku.

L’au des de la branca
veu la llibertat immensa.
La mort és en l’aire.

L’uccello dal ramo
vede la libertà immensa.
La morte è nell’aria.

lunedì 11 luglio 2011

Alla scoperta di... Dante Maffìa (1)

Non capita spesso di conoscere prima l’autore e poi la sua opera. Non voglio dire il nome dell’autore, ma la persona. Invece è quello che mi è capitato. Dal momento in cui ho deciso iniziare questo blog ho fissato due scopi. Innanzitutto migliorare il mio italiano, perciò ho cercato blog di argomenti diversi, che parlassero di tante cose, della vita, della quotidianità, del lavoro, dei sentimenti, della famiglia, del tempo libero... Voglio ringraziare tutti per condividerli con me. In secondo luogo, anche se per me molto più importante, avvicinarmi alla massima espressione della lingua, ovvero alla sua letteratura. Da sempre ho potuto leggere gli autori catalani in catalano e quelli spagnoli oppure sudamericani in castigliano. Dopo aver studiato il francese durante dieci anni sono riuscita a leggere Molière, Racine, Baudelaire, Camus, Sartre... nella lingua in cui loro si erano espressi. Davvero un piacere, una gioia, un’ebbrezza letteraria. E alla fine è arrivato il momento dell’italiano. La mia quarta lingua romanza. Un paio di anni fa ho cominciato i corsi di lingua a Barcellona. Si può parlare di un rapporto amorevole con una lingua? Credo di sì. E ho imparato con avidità, non mi sono mai scoraggiata. Quindi ho anche cercato blog che parlassero dei libri, degli autori, della letteratura. E sono arrivata a L'albero delle mele d'oro, uno dei blog di Giovanni Pistoia, che davvero vi raccomando. È stato lui che ha fatto riferimento a La donna che parlava ai libri, un libro di un autore sconosciuto da me: Dante Maffìa. Il titolo mi è sembrato suggestivo e quando sono stata a Milano durante le vacanze di Pasqua ho voluto acquistarlo. Ma non ho potuto: una piccola casa editrice, ci vuole aspettare qualche giorno, mi hanno detto, e io finivo già il mio soggiorno italiano. Dispiacere. Appena arrivata ho raccontato il fatto a Giovanni. Un paio di giorni dopo ho ricevuto una mail dal signore Maffìa. Mi chiedeva il mio indirizzo per inviarmi il libro come dono.

Ed è stato così che ho conosciuto prima la persona che l’autore e la sua opera. Una persona sollecita, pronta, sensibile. Mi ha sbalordita. Infatti una settimana dopo il postino mi ha portato il libro. Un libro è sempre un regalo prezioso. Quel libro però aveva un valore speciale. Mi è preso il batticuore. Mentre aprivo il pacchetto, le mani trasudate, pensavo al viaggio che aveva fatto il libro fino arrivare da me. Immaginavo un punto sconosciuto di Roma, un palazzo, una stanza piena di libri. Ho visto un uomo che prendeva il libro, lo incartava e scriveva il mio nome e il mio indirizzo con la calligrafia accurata di coloro che abbiamo imparato a scrivere prima dell’esistenza dei computer. Poi l’ho immaginato alla posta. Il libro ha iniziato così il suo viaggio portandosi dietro non soltanto la copertina, le pagine, le parole, le storie e i personaggi, ma anche una dedica. A questo punto l’avevo già sfogliato. Tra le righe si nascondevano la generosità, l’amabilità e la sobrietà di uno sconosciuto con cui comparto, ne sono sicura, l’amore per la letteratura e i libri, e il nome del quale non dimenticherò mai. Ho stretto il volume contro il cuore, il sorriso nel viso, sul punto di scoppiare di felicità.
Poi ho visitato il suo sito. Dante Maffìa è uno dei grandi della letteratura italiana odierna. Non so se riuscirò a leggere tutto quello che ha scritto, sono tante le raccolte di poesia, i saggi, i romanzi.

La donna che parlava ai libri mi accompagna in questo periodo stivo. Ci sono tanti nuovi termini da imparare! Una vera sfida per me però soprattutto un bel tesoro. Le mie parole non hanno importanza in confronto a tutte le decorazioni e tutti i riconoscimenti che Dante Maffìa ha ricevuto al lungo della sua carriera, però sono davvero uscite dal cuore. Grazie, signor Maffìa.

sabato 2 luglio 2011

Osteocondrite

Mio figlio ha un disturbo che si chiama osteocondrite, cioè una infiammazione del cartilago e dell’osso della caviglia. Le conseguenze: al minimo tre mesi con le stampelle perché non può appoggiare il piede. Figuratevi! Un ragazzo che compiererà 13 anni la domenica prossima e non può correre, né giocare alla palla, né praticamente camminare perché si stanca tantissimo con le stampelle... Abbiamo dovuto cancellare le vacanze. Pensavamo andare in montagna, in una regione spagnola che si chiama Navarra, e fare tante gite e visitare monumenti romanici. Ovviamente non partiremo. Per fortuna il mare gli è beneficioso e l'abbiamo vicino a casa. Vilanova i la Geltrú è un paese di 60.000 abitanti circa che si trova sul mare. Abbiamo spiagge lunghissime di sabbia finissima e un lungomare bellissimo. Ci sarò praticamente tutta l’estate, se ci volete passare le vostre vacanze vi aspetto volentieri!

Immagine trovata in Internet

Poi, e siccome ho un marito eccezionale, la seconda quindicina di agosto vado a Roma. Lui resta a casa con i tre moschettieri affinché io possa fare un corso intensivo di lingua italiana. Lo so che ad agosto a Roma non c’è nessuno, soltanto si trovano turisti e pazzi come io che si impegnano a studiare, però se qualcuno di voi ci sarà e gli va l’idea di conoscersi, fatemi sapere e magari organiziamo un appuntamento. Questo mondo virtuale e interessante però credo che non ci si sia inventato niente di meglio che conoscersi di persona e poter chiacchierare un po’, scambiare impressioni, sentirsi la voce, guardarsi negli occhi, scoprire sorrisi.