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Immagine presa da Internet |
Tempo fa che volevo
scrivere qualcosa sulla mia esperienza con la meditazione che ho iniziato a
praticare un paio di anni fa e che mi rapporta sempre più benefici.
Coloro che non ne hanno
mai fatta, possono pensare che meditare semplicemente consiste nel sedersi, occhi
chiusi, e, al massimo, nel ripetere una parola o un suono. Ma non si possono giudicare le cose dalle
apparenze.
La
meditazione è attenzione: non si tratta di cosa stai facendo, ma di come lo
fai. È chiarezza di visione, uno stato di pienezza, di vuoto e di unità, è comprensione
ed equilibrio, è equanimità e silenzio, è ascolto e stabilità. È la tua natura:
non è un risultato – è una condizione reale. Non deve essere raggiunta, deve
solo essere riconosciuta. La meditazione è osservazione: semplicemente osserva
la tua mente. Non disturbarla, non ostacolarla, non reprimerla.
La
meditazione non è un credo, non è un dogma, non è un culto, non è una
religione, non è una morale, non è un giudizio: è un’esperienza evidente in se
stessa. La meditazione non è staccare la spina: è lo stato naturale della
mente, la sua semplicità, è il lasciare andare la presa, la quiete
originaria. La meditazione è non-fuggire: è rilassarsi ed
essere nel momento, nel presente. È permanere nel qui ed ora.
Ci sono tante
maniere buone di praticare la meditazione. Qualsiasi pratica che sviluppi la coscenza o l’attenzione sul nostro corpo,
i nostri sentiti, la nostra mente e il nostro cuore, è buona. Ma quello che è
davvero importante è applicarla regolarmente. La meditazione richiede
disciplina come imparare a suonare uno strumento musicale. È una pratica per la quale è necessario un
lavoro su di sé. Insomma, ci vuole
perseveranza, pazienza e un allenamento sistematico.
Una delle pratiche più
comuni è la meditazione vipassana (parola sanscrita che significa “vedere le
cose in profondità, come realmente sono”). È la tecnica di meditazione più antica dell'India, una delle principali forme della meditazione buddhista e quella che ha raggiunto una apprezzabile diffusione anche in Occidente.
Con la meditazione vipassana si intende
sviluppare la massima consapevolezza di tutti gli stimoli sensoriali e mentali.
Meditare è imparare a vivere in profondità, non solo durante la meditazione ma
durante tutta la giornata affinché possa apportarci benefici nella vita diaria.
Quando dedichiamo un tempo a
rasserenarci, tutti gli umani possiamo sentire che la vita la si può vivere con
più compassione e più lucidità. La meditazione diventa
via via una macchia d’olio che si espande sempre più, in grado di mutare
radicalmente il nostro stare nel mondo, il nostro vivere la vita.
Così possiamo iniziare a vedere il mondo come
è, a rapportarci con tutto quello che ci avvolge con compassione, affetto e
saggezza. Attaccarci alle cose presenti o rifiutare quello che non ci piace non
impedisce che tutto cambi costantemente. Addirittura in questi momenti difficili
che attraverso, la meditazione mi stà aiutando a superarli.