mercoledì 25 maggio 2011

Vi raccomando... Il quaderno di Aram


Ho appena finito il corso con i miei alunni di letteratura. In un mese dovranno passare un esame per accedere all’università. L’ultimo libro che viene letto in questo corso è Il quaderno di Aram di Maria Àngels Anglada. È un romanzo che l’autrice aveva concepito originariamente come giovanile. Il risultato finale, però, è valido per tutte le età.

Dalle voce di Aram e sua madre, Marik, vengono raccontate la deportazione e l’assassinio di migliaia di armeni da parte dei turchi. I fatti sono successi dalla fine del XIX siecolo fino il 1919. Fu il primo grande genocidio della storia. Si sa che Hitler lo conosceva perché mentre preparava l’invasione della Polonia, disse ai suoi generali che alla fine la Storia dimenticherebbe tutto visto che nessuno si ricordava già del genocidio armenio. Maria Àngels Anglada lottò tutta la sua vita per preservare la memòria dell’essere umano.

L’autrice combina il quaderno che condividono madre e figlio con documenti reali dell’epoca, testimoni di personaggi in base a persone reali, canzoni tradizionali armenie e poesie del grandissimo poeta armenio Varujan.

Una storia documentata, scritta in un stile sobrio, ma non esente di lirismo. Una storia che colpisce –non mi vergogno di dire che ho anche pianto– che non lascia indifferente nessuno.

E’ stato tradotto in italiano da Maria Suelzu e pubblicato da Angelica editore.

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