mercoledì 23 marzo 2011

Alla scoperta di... Cesare Pavese


I mattini passano chiari
e deserti. Così i tuoi occhi
s'aprivano un tempo. Il mattino
trascorreva lento, era un gorgo
d'immobile luce.
Taceva. Tu viva tacevi; le cose
vivevano sotto i tuoi occhi
(non pena non febbre non ombra)
come un mare al mattino, chiaro.

Dove sei tu, luce, è il mattino.
Tu eri la vita e le cose.
In te desti respiravamo
sotto il cielo che ancora è in noi.
Non pena non febbre allora,
non quest'ombra greve del giorno
affollato e diverso. O luce,
chiarezza lontana, respiro
affannoso, rivolgi gli occhi
immobili e chiari su noi.
E' buio il mattino che passa
senza la luce dei tuoi occhi.

Cesare Pavese

Non credo che ci si possa ritenere diverso il Pavese poeta di quello narratore. Cioè, tutta la sua opera tra realismo e simbolismo lirico esprime il suo profondo disagio esistenciale. Più di vent’anni fa ho letto (in catalano) Paesi tuoi durante uno esercizio di letteratura comparata che ho fatto all’università. Da quel momento mi è ormai piaciuto. Dopo mi sono avvicinata al poeta attraverso la raccolta Verrà la morte è avrà i tuoi occhi. Ci ho trovato una grandissima sensibilità. Mi sono commossa da un artista pieno di contraddizioni e di conflitti. Come tutti, forse per questo motivo mi è piaciuto.

5 commenti:

  1. Un autore che mi ricorda molto i tempi della scuola... bei tempi!

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  2. Benvenuta, Stefania. Grazie del tuo commento. E dimmi, che opere di Pavese vanno lette dagli alunni italiani? Può essere anche un buon inizio per me. A presto.

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  3. Cara Teresa, complimenti per il tuo italiano! E per la tua scelta: Pavese è un grande autore della letteratura italiana! Ti consiglio "Poesie del disamore". Un bacione e continua così!!!

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  4. Puoi essere sicura che lo terrò di conto. Infatti l'elenco di titoli è lunghissimo. Avrò bisogno di una valigia di più per metterci tutti i libri che voglio acquistare a Milano! Un caro abbraccio.

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  5. Evvai W Milano! E i libri di Milano! E Teresa a Milano! Ti aspetto! Un abbraccio

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