Figli ribelli dell’oscurità. La casa delle bambole è il romanzo che durante qualche
settimana è stato sposto nella colonna accanto e che ho già letto. Magari né il
titolo né l’autrice non vi dicono un granché. Come ha fatto, dunque, questa tipa a conoscerlo? vi chiederete.
Semplice, in realtà è stata Irene Zanetti a propormi la lettura di questo suo
romanzo affinché io lo recensisca. È davvero un onore per me che una giovane
scrittrice esordiente si sia interessata al mio modesto blog. Proverò ad essere
all’altezza dell’incarico e a non deluderla.
Ecco l’argomento.
Dopo le vacanze natalizie l’Istituto privato London Genius High School è
sconvolto: Lara, una delle studentesse non è tornata e nessuno sa cosa le abbia
successo. La polizia inizia le indagini però Lucrezia, la sua migliore amica,
non ha fiducia nei metodi tradizionali e decide attuare per conto suo.
Ovviamente non lo farà da sola. Conta su l’aiuto di un équipe eccezionale: i
gemelli Leonardo e Sebastiano de Lorenzi e Bea. Tutti e quattro hanno in comune
il peso di un trauma provvocato dalla stessa persona, Fernando de Lorenzi.
Anche se Lucrezia non lo sa, lui è suo padre e la causa della disperazione di
sua madre che l’ha portata fino al suicidio. Sebastiano e Leonardo, invece, lo
sanno perfettamente che lui è loro padre, ma sono stati vittime della sua
crudeltà. De Lorenzi non gli ha mai perdonato che sua moglie morisse
partorendoli e glielo ha fatto pagare sottoponendoli a maltrattamenti fisici e
psicologici sin da piccoli. Bea, per la sua parte, è stata l’amante di Fernando
de Lorenzi finché ha scoperto l’esistenza dei due ragazzi. Ormai adulti, e con
il padre condannato all’ergastolo, tutti e due gestiscono l’immensa fortuna
famigliare e hanno a portata di mano tutto quello di cui hanno bisogno per
portare avanti la ricerca di Lara. Infatti i gemelli perfino fanno finta di
essere avvocati, dipendenti di una società che lavora sulla sicurezza
informatica, dottori, qualunche cosa che li permetta trovare Lara. Le indagini
li portano fino a un antico insegnante privato, Ben Lamatombe, complice di de
Lorenzi e scappato subito dopo il processo giudiziale. Un personaggio tetro che
esperimenta sui processi mentali umani usando le ragazze rapite e che il
lettore conosce ormai perché vengono alternati i capitoli in cui va avanti la
ricerca di Lara con quelli in cui sappiamo cosa fa e dove è la ragazza. Non voglio svelarvi la fine però vi
anticipo che è adrenalinica, basta riprodurre questa frase stratta dal romanzo:
“Con il potere della mente è
possibile dominare il mondo.”
C’è un solo
aspetto che non mi ha convinta: il passato di Bea che, nei tempi in cui
frequentava Fernando de Lorenzi, lavorava come prostituta d’alto bordo e che,
pur aver smesso, usa la sua esperienza per acchiappare uno dei seguaci di
Lamatombe. Non è che non mi abbia piaciuto, ma forse possa essere ritenuto come
poco adatto ai possibili lettori visto che Irene si presenta come scrittrice
per bambini e ragazzi. Tuttavia sono consapevole che i ragazzi d’oggi sono
abituati a vedere e sentire cose del genere sia nei film che alla televisione.
Invece valuto che
i personaggi sono ben caratterizzati e evitano gli stereotipi. E poi, la trama è
compatta, rica di intrecci e si svolge in un ambiente teso. Irene Zanetti stimola fortemente lo stato d'animo del lettore
con un alto livello di aspettativa, di incertezza, di sorpresa e di ansia.
Potete trovare il
romanzo e conoscere meglio l’autrice nel suo sito.
Ciao cara, ottima recensione, brava!
RispondiEliminaAnch'io devo leggere il romanzo di Irene, è in lista da un po' di tempo, ma ce la farò! Spero mi piacerà, la trama è intrigante!
Un bacione e buon weekend
Ciao!!!
EliminaChe coincidenza trovarci qui! Spero che il mio romanzo ti piaccia! :)
Buone letture intanto! :)
Anche tu la conosci? Che bello! Non vedo l'ora di leggere la tua recensione. Buon fine settimana anche per te.
RispondiEliminaPS. Oggi sono di fretta perché devo andare a lezione :) però con più calma ti spiegherò quella roba dell'articolo. Grazie, comunque.
Ciao!
RispondiEliminaGrazie mille per la recensione è veramente ben scritta, accurata e sincera...grazie, grazie! :)
Sono contenta che nel complesso il romanzo ti sia piaciuto e terrò sicuramente conto delle considerazioni sul passato di Bea e l'età dei lettori a cui proporrò il romanzo.
Ti auguro un buon week-end e spero di sentirti presto, magari per proporti altri miei romanzi o fare quattro chiacchiere!
Ciao!!! :)
Grazie a te, cara Irene. Non accade spesso che una scrittrice bussi alla tua porta :) Per quanto riguarda altre letture o chiacchiere, sono pronta, anzi prontissima. E non vedo l'ora di trovarsi a Verona questa estate. Un abbraccio forte.
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