lunedì 23 giugno 2014

L'artista Enric Cristòfor Ricart

Piano, piano, magari anche in un modo un po’ anarchico, vi racconterò delle cose che ho fatto in questo periodo di assenza.

Il master (Estudi avanzati di lingua e letteratura catalane) prevedeva 230 ore di tirocinio. Sono stata fortunata perché ho potuto svolgerle in una magnifica biblioteca del diciannovesimo secolo che si trova proprio nel mio paese. Questa biblioteca ha un fondo incredibile sia di libri che di riviste: manoscritti, incunaboli, donazione proveniente da collezioni private...

Una delle perle sono sette quaderni manoscritti di un pittore locale, Enric Cristòfor Ricart (1893-1960), che finora non sono stati trascritti. Ecco a che cosa ho dedicato le ore di tirocinio: innanzitutto digitalizzare i documenti, poi stabilire i criteri di trascrizione e dunque trascriverli.

È stato un lavoro davvero appassionante da diversi punti di vista. In questi quaderni, Ricart usa un catalano ricco si sfumature ed espressioni ormai dimenticate allo stesso tempo che prova a limitarsi alle nuove regole ortografiche e grammaticale che apparirono proprio in quegli anni. Addirittura ci avvicina alle novità editoriali del periodo e ci parla delle sue preferenze letterarie. Si fa anche eco degli eventi storici e artistici del suo tempo (è vissuto a Parigi e ha avuto rapporto con gli artisti boemi). Insomma, un personaggio da non perdere, anzi da far conoscere.

Con la tecnica della xilografia, lui ha illustrato grandi opere della letteratura universale come L’Odissea, il Chisciotte e Antonio e Cleopatra fra tante altre.

Una frase che ho trovato in uno dei suoi quaderni: “Un’illustrazione è una finestra aperta sulla parete del libro”.

Guardate quanta bellezza c’è in questi lavori di incisioni nel legno che vi mostro. Spero che vi piacciano.






4 commenti:

  1. Ciao Tesesa!
    Hai vissuto una bellissima esperienza, quanto mi piacerebbe farne anch'io una di questo tipo!!!
    le illustrazioni di Ricart sono davvero perle preziose!

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    1. Il meglio è che non è ancora finita, questa esperienza. Il master ha una durata di un anno,però io questo corso ne ho fatto soltanto la metà (sarebbe stato proprio un suicidio tentare a farlo tutto intero), quindi ci sarano delle belle esperienze anche a partire di ottobre :)
      Un forte abbraccio

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  2. Teresa...ma cosa mi racconti :-)? Lo sai che dopo la laurea mi sono specializzata in Biblioteconomia? Io adoro le biblioteche, i manoscritti e tutte le meravigliose attività che vi ruotano attorno. Purtroppo non ho avuto occasioni di lavoro in questo settore. In Italia, come saprai, la cultura, i musei, le biblioteche, gli archivi, sono trascuratissimi, non hanno fondi e lavorarci oggi è utopia. Sono molto felice che questa esperienza ti abbia gratificata e le incisioni sono magnifiche. Un bacione, cara, e felice fine settimana

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    1. Che fatalità!! Mi è piaciuto però io non vorrei lavorare in questo settore. Fare l'insegnante mi piace di più. Grazie di essere passata, cara. Buon fine settimana anche a te!

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