giovedì 24 novembre 2011

Alla scoperta di... Erri De Luca


Durante l'ultima lezione d'italiano, l'insegnante ci ha fatto ascoltare questo poema di Erri De Luca recitato da lui stesso.

https://www.youtube.com/watch?v=SGfXS45CNOU

A me ha coinvolto, l'ho trovato molto sensibile. Per me rappresenta la profondità delle cose semplici, di tutto quello che a volte non sappiamo valorare perchè ci siamo già abituati. Ascoltatelo, ne vale la pena. Pensavo comprare un suo romanzo (I pesci non chiudono mai gli occhi) a Verona, però sono sicura che prenderò anche un volume della sua poesia.

E poi l'insegnante ci ha proposto un compito che mi è piaciuto un sacco: fare la nostra versione della poesia di Erri De Luca. Eccola! Non siate troppo esigenti con me: è il mio primo poema scritto in italiano, non tradotto dal catalano.



Considero valore l’alba che ci sorprende ancora abbracciati, le chiacchiere delle vicine, i miagolii dei gatti, il rumore della città che si sveglia.

Considero valore un cappuccino bevuto lentamente di fronte a te, l’aroma del pane appena fatto, l’odore delle strade quando cadono le prime gocce di pioggia.

Considero valore il buongiorno dell’autista del 64, una nuova giornata di lavoro, il problema che si può risolvere e quello che rimane, il sorriso di un compagno, la foto di un bambino attaccata in un angolo dello schermo.

Considero valore ritrovare un’amica, passeggiare insieme, ridere per tutto, provarsi vestiti che forse non compreremo. E darle un consiglio e serbare un segreto.

Considero valore fare la spesa, comprare quei cioccolatini che ti piacciono e volare a casa per una bella serata.

Considero valore godersi il tramonto, sentire un leggero brivido, notare il calore del tuo abbraccio e la dolcezza di un bacio sulla guancia.

Considero valore vedere insieme un film di Benigni, addormentarsi sul divano, spegnere le luci, ascoltare il silenzio della notte.

Considero valore il ricordo dei valori che non possiamo ormai condividere.

Teresa Guiluz

sabato 19 novembre 2011

La via del guerriero di pace



La via del guerriero di pace è un’autobiografia romanzata. È la storia di un ginnasta professionista, Dan Millman, che a diciotto anni vinse il Campeonato Mondiale di Trampolino a Londra. Così fu accettato nella squadra olimpionica degli Stati Uniti. Un accidente stradale in cui si ruppe le ossa della gamba destra, cancellò tutti i suoi sogni e il suo futuro come sportivo di élite. I dottori gli dissero che avrebbe avuto problemi motori per sempre e il suo allenatore mise un altro sportivo al suo posto.

Dan, però, non si arrese e fece il miracolo di ricuperarsi della lesione soltanto in un anno, aiutato da Socrate, un vecchio benzinaio che gli insegnò il valore di servire gli altri e la necessità di vivere nel presente. Socrate gli fece assaporire le piccole azioni quotidiane come mangiare, camminare, respirare... Insomma, La via del guerriero di pace è un viaggio all’inferno e ritorno, la storia di una rinascita.

La lettura è gradevole e ci sono momenti di riflessione brillanti:

“Non puoi fare nulla per cambiare il passato e il futuro non sarà mai esattamente come lo pianifichi o come vorresti che fosse. Il guerriero è sempre qui e ora. Le tue sofferenze, le tue paure e la tua rabbia, i tuoi rimpianti e i sensi di colpa, le invidie, i programmi e i tuoi desideri esistono soltanto nel passato o nel futuro.”

“La cosa triste non è la morte, ma il fatto che la maggior parte della gente non vive realmente.”

“Ho lottato con le illusioni per tutta la vita, preoccupato per ogni minimo problema personale. Ho dedicato la mia vita a migliorare me stesso senza mai vedere il vero obiettivo della ricerca. Volevo che il mondo andasse come volevo io, sempre priggionero della mia mente, preoccupato solo di me, di me, di me... Il gigante era questo me, questo ego, questo piccolo io con cui mi sono sempre identificato. E l’ho fatto fuori!”

“Incarna ciò che insegni, e insegna solo ciò che hai fatto tuo.”

Il libro porta un sottotitolo: Un libro che cambia la vita. Infatti ci sono tanti testimoni che parlano di come la lettura di questo libro ha influenziato nella loro vita. Penso che sia possibile. Nel mio caso, però, non è stato così, forse perchè io pratico lo yoga una volta alla settimana e perchè medito diariamente da sola a casa e poi appartengo a un gruppo di meditazione e ci riuniamo anche una volta alla settimana per meditare insieme e condividere le nostre sperienze. Inoltre, di solito applico alle mie azioni quotidiane la respirazione cosciente e provo a vivere nel presente.

È un libro che può servire a trovare la giusta motivazione e l’entusiasmo per le sfide della vita, che può aiutare a imparare ad avere il dominio della mente, a svelare le domande a cui non si sa trovare risposte.
Secondo me però ci sono passaggi troppo fantastici che demeritano quello che dovrebbe essere una storia vera. Direi di più, possono creare un’immagine falsa e soprannaturale di tutto quello che ha a che vedere con la via del guerriero: la consapevolezza, la meditazione, il rapporto fra mente e corpo.

Se i libri di self-help non vi piacciono non vi preoccupate, La via del guerriero di pace è un libro di crescita personale, un racconto epico che ha le sue radici nella quotidiànità.


domenica 6 novembre 2011

Autunno poetico

Campochiarenti (Toscana) Foto scattata da me

Novembre mi porta ricordi che mi fanno del male. Non smette di piovere. Di solito d'autunno è così. E presa dalla malinconia ho pensato a questo poema scritto tempo fa e che parla dell'autunno, forse dell'autunno della vita, di quello che sarebbe potuto essere e che invece si è rovinato per sempre.

Ti chiederò soltanto
che mi guardi con il riflesso
dell'ocraceo stormente
dell'autunno toscano.

Che con il dito
ripassi il mio viso
con l'innocenza di un bambino
che impara a leggere.

Che le tue labbra
non pronuncino nessuna parola
e che chiudano le mie
nel silenzio dell'imbrunire.

Che con le tue braccia
eviti i brividi
che si impadroniscono di me
adesso che fa fresco.

E quando saremo entrati
nelle vecchie dimore
e il buio rimarrà fuori,
potremo condividere nella stanza
il calore dello sguardo,
la finezza del tatto,
la tenerezza del bacio,
la caldezza dell'abbraccio.


Teresa Guiluz. Tradotto dal catalano in italiano.